Death Valley dista da Los Angeles circa 240 miglia. Lo spostamento da Los Angeles richiede circa 4 ore. Non vi e' nulla di particolare da vedere durante il viaggio. Il paesaggio e' tutto sommato noioso, semidesertico, con pochi centri abitati lungo la strada. Traffico molto scarso.
Ogni tanto capiterà di vedere passare un lunghissimo treno merci (non avevo mai viso nulla del genere prima), oppure una distesa di pannelli fotovoltaici o un campo di generatori eolici.
La raccomandazione e' quelle di evitare di scendere troppo sotto meta' serbatoio prima di fare rifornimento, visto che non saranno molti i distributori che incontrerete lungo la strada. Noi avevamo previsto di fare una sosta a Ridgecrest, dove oltre a dei distributori vi era un Walmart, per fare un po' di acquisti per il prosieguo del viaggio.
Ogni tanto si coglie qualche bel panorama. Un'occasione per scendere dall'auto e sgranchirsi un po' le gambe.
Poco prima di arrivare a destinazione, quando il paesaggio era già decisamente desertico, ci siamo imbattuti in un..... allagamento. La strada era diventata una sequenza di grandi pozze fangose, al termine della quale l'auto era completamente ricoperta di uno strato sottile di fango. Asciugandosi questo si trasformò in una polvere sottile che rivestì completamente l'auto per diversi giorni.
Fu quello il nostro primo incontro con un flash flood, acquazzoni improvvisi e molto violenti, tipici del periodo estivo, che rappresentano un reale pericolo se ci si trova all'interno di uno slot canyon, come ad esempio Antelope.
Arriviamo a destinazione verso il tramonto. Per la notte avevamo prenotato a Stovepipe Wells. Albergo in stile western, carino e a un prezzo ragionevole. Nei pressi dell'albergo vi è un general store e un distributore di benzina. Prezzi un po' più alti che in altri, ma nulla di eccessivo.
Abbiamo cenato presso il ristorante dell'albergo, unica scelta nei pressi. E dopo cena bagno in piscina, con asciugatura rapida al caldo della sera.
La mattina dopo inizia la nostra visita a Death Valley. Come per molti altri parchi americani, la maggior parte delle attrazioni sono visitabili in auto più un breve tratto a piedi. E nel caso di Death Valley, con temperature che facilmente superano i 45 gradi d'estate, sarebbe oggettivamente difficile fare lunghe camminate.
La prima destinazione sono le Mesquite Flat Sand Dunes , a breve distanza dall'albergo.
La tappa successiva a pochi minuti di auto è Devil's Corn Fields
Procediamo quindi verso il Golden Canyon, che raggiungiamo dopo aver oltrepassato il centro visitatori a Furnace Creek.
Breve passeggiata dal parcheggio, per visitare le pareti color oro del canyon.
Tappa successiva è stato i percorso ad anello di Artist's Drive, un percorso panoramico attraverso una serie di collinette di diversi colori. Il punto in cui questi colori sono più visibili è chiamato Artist's Palette. Avendone l'opportunità, meglio visitare questa zona nel tardo pomeriggio o la mattina presto, per le migliori condizioni luminose.
Terminato il percorso lungo Artist's Drive, la sosta successiva è stata al Badwater Basin, il punto più basso del Nord America e degli Stati Uniti , con una profondità di 84 m sotto il livello del mare.
Si tratta di un antico lago salato. L'evaporazione delle sue acque ha lasciato un deposito di sale che si estende per una superficie di circa 30kmq.
Dall’area parcheggio si accede a questo deserto di sale attraverso una passerella di legno che prosegue poi con un sentiero che si inoltra per centinaia di metri all'interno del bacino. Purtroppo noi ci siamo interrotti abbastanza presto perchè nostro figlio, all'epoca dodicenne, non si stava sentendo bene per il gran caldo.
L'ultima tappa del nostro giro alla Death Valley e' stato Zabriskie Point.
Come nel caso delle altre attrazioni, Zabriskie Point si raggiunge comnodamente in auto. Proprio sotto al punto di osservazione si trova un parcheggio e da li' dopo pochi minuti a piedi, sotto un sole torrido, ci si trova di fronte ad uno dei piu' bei panorami della Death Valley.
Per quando l'abbiamo visto nelle ore peggiori per il caldo e la qualita' della luce, lo spettacolo era comunque affascinante ed alieno al tempo stesso. Calanchi neri, bianchi e gialli sotto un cielo blu cobalto.
Zabriskie Point è stata l'ultima tappa del nostro giro nella Death Valley. E' stato comunque un bene averla visitata come prima tappa dl nostro road trip, perchè per quanto affascinante, impallidisce di fronte a quanto abbiamo visto nel prosieguo del viaggio.
Sulla base della nostra esperienza, sconsiglierei di visitare Death Valley come day trip da Las Vegas. La cosa migliore sarebbe arrivare nel pomeriggio non troppo tardi e dormire a Furnace Creek, in modo da poter vedere il tramonto da Zabriskie Point.
Siamo partiti da Death Valley con destinazione Las Vegas, facendo una sosta per rifornimento di carburante e pranzo ad Amargosa Valley.
Amargosa si trova abbastanza vicina alla famosa Area 51 ed il ristorante dove abbiamo pranzato era per lo meno in stile.