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domenica 29 marzo 2020

Scimmie della Malesia


Scimmie. Scimmie simpatiche. Scimmie tenerissime con i loro piccoli. Scimmie dispettose ed anche aggressive. Scimmie cosi' simili all'uomo. 

Per chiunque si rechi in Malesia, le scimmie sono forse l'animale che si incontrera' piu' frequentemente.

A Bukit Melawati o Melawati Hill, una collina vicino a Kuala Selangorn, su cui si trovano un faro ed un vecchio forte, vive una colonia di scimmie silver leaf. Si tratta di animali assolutamente abituati all'uomo; diversi chioschetti permettono di acquistare banane ed altro cibo con cui nutrirle. Attenzione comunque che possono anche diventare aggressive, soprattutto se percepiscono una qualche minaccia per i loro piccoli.











Tutta la zona nei pressi di Bukit Melawati e' abitata da colonie di scimmie.

Per chi si reca a visitare lo Sky Mirror, le numerose scimmie che si aggirano nei pressi dell'area di attesa aiuteranno a far passare il tempo in attesa dell'imbarco








Per chiunque nel suo viaggio in Malesia si trovi a Kuala Lumpur, e' d'obbligo una visita alle Batu Caves, uno dei luoghi sacri dell'Induismo in Malesia.

Scoperte solo nel 1860, divennero un luogo sacro a partire dal 1890, quando all'interno della grotta piu' grande venne deposta una statua consacrata al dio Murugan.

Ben prima che le grotte fossero conosciute agli uomini, una colonia di macachi abitava la collina in cui queste si trovano ed ancora oggi convivono con la folla che visita le grotte.

E' normale leggere che queste scimmie possono risultare aggressive, letteralmente assalire i turisti lungo la scalinata che conduce alle grotte. In base alla nostra esperienza, con un minimo di attenzione, queste scimmie non costituiscono alcun pericolo, ma solo opportunita' fotografiche. Evitate di avere del cibo in mano o di "sventolare" berretti che possano suscitare la curiosita' di queste scimmie e i macachi vi lasceranno assolutamente in pace.






















giovedì 5 marzo 2020

Alla ricerca dei murales di Georgetown



Little Children on a Bicycle in Armenian Street

Georgetown, la capitale dello stato di Penang, nel 2008 è stata inserita dall'Unesco tra i  patrimoni dell'umanità, per il suo straordinario centro storico, eredità della dominazione britannica, e per la fusione di culture e religioni diverse, capaci di convivere e di creare qualcosa di unico ed originale, nell'architettura, nell'urbanistica e nelle tradizioni gastronomiche.

Accanto alle shop houses cinesi, alle moschee, chiese e templi, uno dei maggiori motivi di attrazione negli ultimi anni è la street art che decora molti dei muri del centro storico.

Boy on a Bike on Lebuh Ah Quee Street



Tutto iniziò nel 2012, quando l'artista lituano Ernest Zacharevic (http://www.ernestzacharevic.com/) fu incaricato di realizzare una serie di murales nel centro di Georgetown in occasione dell'annuale festival.. Nasce così Mirror George Town, una collezione di murales aventi come oggetto la vita degli abitanti della città.


Si tratta, in realtà, non di semplici dipinti, ma di vere e proprie installazioni, che combinano pittura ed oggetti della vita di tutti giorni, a realizzare opere originali, tridimensionali, di cui gli spettatori diventano a loro volta protagonisti.

Non è affatto raro di fronte ad alcuni di questi murales di doversi mettere in coda, per poter scattare una foto, mentre altri gruppi di turisti entrano a far parte della composizione.




Little boy with a pet dinosaur in Ah Quee Street,


Questo murale, di fianco al precedente, è ormai quasi completamente scomparso












Reaching Up a Cannon Street


 Little Girl in Blue (Kung Fu Girl) in  Muntri Street 


The Awaiting Trishaw Pedaler on Jalan Penang

Le precedenti sono tutte opere di Zacharevic  che abbiamo visto nel nostro girovagare per le vie di Georgetown.
Vi sono ancora tre dei murales originali di Zacharevic che non so
no invece più visibili, ma che fanno comunque parte della serie iniziale. Le foto sono prese dal sito https://www.timeout.com/penang/art/street-art-by-ernest-zacharevic.
Two children on a boat at Chew Jetty
"Two children on a boat" è ormai andato perduto ed è stato sostituito da un altro dipinto, sempre al Che Jett, realizzato da Yip Yew Chong (https://yipyc.com/), un artista di Singapore, che ha voluto rappresentare lo stile di vita tradizionale degli abitanti dei jettys di Georgetown..

Folklore by the Sea at Chew Jetty

Anche "The Old Man" e "The Old Lady" sono ormai perduti.

The old man at  Lebuh Armenian

The old lady at Love Lane

The old lady è stata rimpiazzata da una delle sculture in ferro di Marking Georgetown




A partire dai lavori di Zacharevic, i muri delle vie di Georgetown si sono andate sempre più arricchendo di murales, a volte opere di artisti conosciuti come Julia Volchkova (https://www.facebook.com/julia.volchkova.artist/), a volte semplicemente di abitanti di Georgetown che cercano in questo modo di richiamare l'attenzione al proprio negozio o ristorante.

Nel seguito una serie di murales tra i tanti che abbiamo potuto vedere in una specie di caccia al tesoro tra i vicoli della città vecchia.

The Indian Boatman on Stewart Lane
dipinto da Julia Volchkova

Children Playing Basketball




Molto simile ai lavori di Zacharevic, "Children playing basketball" è opera dell'artista locale Louis Gan, ed è visibile in Gat Lebuh Chulia.
La palla di basket è ormai scomparsa, ma le figure dei due bambini sono state ripristinate.



Brother and Sister on a Swing on Gat Lebuh Chulia










Dello stesso artista anche "Brother and Sister on the Swing" (anche conosciuto come Children on a Swing), in Chulia Street Ghaut.
Si tratta di uno dei murales più fotografati, chiaramente ispirato alle  opere di Zacharevic anche per l'uso di oggetti reali accanto alle figure disegnate.



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Queue for Soy Bean in Gat Lebuh Chulia




Vicino al precedente,  il murale Queue for Soy Bean (anche noto come Old Soy Milk Stall) rende omaggio, oltre che alla street art di Zacharevic, anche alla fama di Georgetown come capitale dello street food.






I want bao in Lebuh Armenian



Opera dell'artista malese WK Setor (https://www.facebook.com/muraltalent/), I Want Bao (anche conosciuto come I Want Pau) è un murale "commerciale", eseguito su commissione del negozio Ming Xiang Tai Pastry per promuovere la propria attività. Si trova in Armenian Street, una delle vie principali del centro di Georgetown.




The Real Bruce Lee Would Never Do This
 in a back lane off of the Ah Que Street
Opera di ASA (Artists for Stray Animals, https://www.facebook.com/pages/category/Charity-Organization/Artists-for-Stray-Animals-Penang-578377149226599/), questo murale è oramai quasi completamente sparito. Fa parte del progetto 101 Lost Kittens ed il suo messaggio è quello di non fare del male agli animali, in questo caso dei gatti randagi, perchè il vero Bruce Lee non lo farebbe mai.



Ice Cream Rose at Beach Street








Un gigantesco gelato costituito da un mazzo di rose, parte del Urban Xchange Crossing Over project, dipinto da Don John











Traditional Rickshaw Vendor
in in vicolo in the Armenian street

White Tiger in Stewart Lane




Questa gigantesca tigre bianca si trova sulla parete laterale del Tipsy Tiger Party Hostel in Stewart Lane.
E' opera dell'artista giapponese TwoOne (Hiroyasu Tsuri),
















Teach You Hokkien in Soo Hong Lane



Grande murale di 2,5 metri che si trova su una parete del Museo del Vetro. Il museo è in Armenian street, ma il murale è nella più piccola Soo Hong Lane. La scritta all'interno del fumetto è ormai quasi completamente illeggibile.
Enter The Dragon a Carnavon Street
















Murale coloratissimo opera di Zen Lim












Two men pushing a door
in Armenian Street
















Little Girl with Cheongsam Walking on Numbers  in Beach Street

Questo murale, opera di Joshua Yang, è anche conosciuto come Lang Hoose Girl poichè è dipinto su un muro del Lang Hoose hotel. I numeri che la bambina non sta calpestando, il 2, il 6 e il 9 sono il numero civico di Beach Street in cui si trova il Lang Hoose.



Only You Can Stop Air Pollution in Ah Quee Street


Murale ecologista, situato di fianco a Boy on a Bike, opera dello street artist Cloakwork.


Peranakan Girl Holding The Joss Sticks
in un vicolo di Lebuh Armenian
Ballerina on the archway
in Stewart Lane
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

   
                                         
Girl With Bottles Balloon
nel retro di un gruppo di shophouses che
danno su Kapitan Keling Mosque Street
Lemon Grass Thai Restaurant
in Lebuh Carnavon

Security all'incrocio tra Lorong Toh Aka and Lebuh Pantai




Questo coloratissimo murale fa parte del progetto Urban Exchange (https://www.brooklynstreetart.com/2014/12/11/urban-xchange-crossing-over-new-street-art-festival-in-penang-malaysia/) ed è stato realizzatoKhor Zew Wey aka Bibichun, uno street artist malese.




Big Mouth  over su un portico in  Muntri Avenue
                                           







Questo grande murale, dipinto dallo street artist inglese Gabriel Pitcher, utilizza l'arco del portico a rappresentare la bocca del viso dipinto. Bocca che è a sua volta dipinta sul muro a sinistra.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                               
                                                                                                       
Easter Egg Girl in Prangin Road Ghaut







Nella ricerca dei murales di Georgetown ci si imbatterà in parecchi lavori che hanno soggetto principale i gatti.

Infatti, in occasione del Georgetown Festival del 2013, fu lanciato il progetto 101 Lost Kittens : una dozzina di murales opera di un gruppo di street artist, riunito sotto il nome di ASA (Artists for Stray Animals), comprendente gli artisti malesi Louise Low e Tang Yeok Khang  e l'artista tailandese Natthapon Muangkliang, allo scopo di aiutare gli animali randagi a trovare una casa.

Come avvenuto per i murales di Ernest Zacharevic, altri murales si aggiungero a quelli originari.

Oltre al già citato "The real Bruce Lee Would Never Do This", nel seguito alcuni murales che hanno i gatti come soggetto principale.


Cats & Humans Happily Living Together
su un muro del tempio  Cheah Kongsi
Questo murale che mostra una processione taoista attraverso le strade di Georgetown (la maggior parte degli abitanti di etnia cinese sono di religione taoista), in cui figurano dei gatti al posto delle persone.
Il murale si trova nel cortile del tempio Cheah Kongsi che chiude alle 17. La foto è stata fatta da Beach Street (Lebuah Pantai), visto che i cancelli del tempio erano già chiusi.





Grande murale ormai molto sbiadito, uno dei più famosi del progetto 101 Lost Kittens e non solo. Skippy era un gatto randagio di Georgetown, con una malformazione ad una zampa, che ebbe la fortuna di venire adottato da una dei fondatori di LASSie, un'associazione per la protezione degli animali. Passò il resto della sua vita accudito nell'isola di Langkawi, prima di morire, come anche indicato nella scritta a fianco del suo ritratto, il 26 gennaio 2019.

Skippy Comes to Penang in un vicolo di Armenian Street

Please Care & Bath Me
vicino ad  Armenian street

Per quanto Skippy è enorme, questo murale, in cui due gattini chiedono di essere curati ed accuditi, è minuscolo e molto difficile da trovare.
E' un vicolo in zona Armenian street, vicino all'ingresso sul retro di Gayo Coffee.













Altro murale molto noto di questa serie, che si trova in un vicolo di Cannon Street, vicino al murale Reaching Up
The Window Cat

No Animal Discrimination Please in Armenian street

Love me like your fortune cat & Giant Disco Monkey
in Armenian street

I seguenti due murales non fanno parte del progetto 101 Lost Kittens. Semplicemente ci sono piaciuti. Il secondo è all'interno di un negozio che vende tutti articoli aventi i gatti come protagonisti.






Elencare tutti i murales di Georgetown sarebbe impossibile. Sono tantissimi e in continuazioni ne appaiono di nuovi, mentre alcuni vecchi scompaiono, sopravvivendo solo nella memoria, umana o digitale che sia.
Anche a causa del clima caldo ed umido, i murales di Georgetown hanno infatti vita breve, a meno che non vengano periodicamente restaurati.
Come si vede anche dalle foto precedenti, alcune opere sono ormai quasi scomparse ed altre, anche di artisti famosi, sono anche già state sostituite da altre opere, anch'esse destinate ad un'effimera esistenza.

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